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Resto al Sud: aiuti alle giovani imprese

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Data
30 novembre 2021
Inserito da
Studio Caggegi&Mazzeo
Categoria
Finanza Agevolata

a cura del Dott. Emanuele Caggegi

Resto al Sud: misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno

Al fine di promuovere l'autoimprenditorialità e lo sviluppo di nuove imprese nel Mezzogiorno, è stata attivata ed è tuttora operativa la misura denominata "Resto al Sud".
Ecco in sintesi di cosa si tratta.
 
 


Che cos'è la misura Resto al Sud?

Resto al Sud è l'incentivo che prevede un finanziamento fino ad un massimo di 50.000 euro per ciascun giovane richiedente, con una quota a fondo perduto del 50% e il restante 50% attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
 

Resto al Sud RILANCIA. D.L. 19 maggio 2020 n. 34 (Decreto Rilancio) art. 245

Per salvaguardare la continuità aziendale e favorire il rilancio delle imprese di Resto al Sud  è stato previsto a favore delle stesse un ulteriore contributo a fondo perduto, a copertura del fabbisogno di circolante, pari a 15.000 euro per le attività svolte in forma individuale e fino a un massimo di 40.000 euro (10.000 euro per ogni socio) per quelle esercitate in forma societaria. Sarà possibile fruire del contributo a condizione di aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni e di essere in regola con il pagamento delle rate relative al finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa.


A chi è rivolta la misura Resto al Sud e quali sono i requisiti?

L'incentivo è rivolto a tutte le imprese del Mezzogiorno di nuova costituzione (ancora prive di partita iva) o già costituite a partire dal 21 giugno 2017, ubicate nelle seguenti regioni:
  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Campania;
  • Calabria;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia;
  • e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria).
Le attività imprenditoriali finanziabili sono relative a:
  • commercio;
  • produzione di beni nel settore dell'artigianato;
  • produzione di beni nel settore dell'industria;
  • trasformazione di prodotti agricoli, pesca, acquacoltura;
  • fornitura di servizi, compresi quelli turistici.
Con la Legge di Bilancio 2019 sono ora ammesse anche le attività libero professionali.
 
Attenzione: restano invece escluse dal presente bando le attività agricole.

Requisiti

I richiedenti devono possedere una serie di requisiti che elenchiamo di seguito:
  1. devono avere un'età compresa tra i 18 e i 45 anni (estesa a 55 anni con la Legge di Bilancio 2020);
  2. devono essere residenti nelle regioni elencate sopra al momento della presentazione della domanda, oppure vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione dell'esito positivo dell'istruttoria;
  3. non devono risultare già beneficiari, nell'ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell'autoimprenditorialità;
  4. non devono avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento;
  5. non devono essere già titolari di altra attività di impresa in esercizio al 21 giugno 2017.
Se l’istanza è presentata da più soggetti già costituiti o che intendono costituirsi in forma societaria, incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 50.000 euro per ciascun socio con tetto massimo ammissibile di 200.000 euro per ogni singolo progetto.
 
Attenzione: nel caso di società, almeno i due terzi dei soci devono rispettare i requisiti anagrafici e tra loro non devono esserci legami di parentela fino al quarto grado.


Quali sono le spese ammissibili alla misura Resto al Sud?

Sono ammissibili esclusivamente i seguenti interventi:
- opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all'attività del soggetto beneficiario nel limite massimo del 30% del programma di spesa;
- macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie dell'informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa;
- spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell'attività d'impresa nella misura massima del 20% del programma di spesa;
- spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all'attività finanziata.


Come si presenta la domanda Resto al Sud?

La richiesta del contributo avviene mediante una piattaforma online resa disponibile dall'ente gestore, Invitalia, previa registrazione dell'utente e compilazione degli allegati oltre alla predisposizione di un Business Plan.

Da qui puoi scaricare gratuitamente il nostro report su come realizzare il tuo Business Plan di successo in 8 semplici passi, una guida semplice e rapida che ti aiuterà ad iniziare la tua avventura imprenditoriale col piede giusto!

Per completare la procedura di registrazione della domanda è necessario dotarsi di una firma digitale e di una casella di posta elettronica certificata (PEC) della persona fisica o del legale rappresentante. Infine il sistema rilascerà una ricevuta di protocollo elettronico che identificherà l'intera domanda.


Quando presentare la domanda di agevolazione Resto al Sud?

La domanda di agevolazione può essere presentata online dal sito Invitalia a partire dal 15 gennaio 2018.


Come vengono valutate le domande da Invitalia?

Invitalia valuta i progetti in base all’ordine di presentazione allo sportello, effettuando una:
  • verifica formale dei requisiti di ammissibilità;
  • e una verifica di merito sulla fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa.
Quindi affrettati a presentare la tua domanda prima dell'esaurimento delle risorse disponibili.

 
Tutto chiaro fin qui?

Per ulteriori chiarimenti, per ricevere assistenza nella redazione del business plan o sulle procedure per l'ottenimento del contributo, clicca qui per sapere come fare evitando costi e sanzioni.

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