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Novità del Decreto Dignità per imprese e lavoratori

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Data
18 luglio 2018
Inserito da
Studio Caggegi&Mazzeo
Categoria
Fiscalità

a cura del Dott. Emanuele Caggegi

Il provvedimento sulle disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese, chiamato comunemente Decreto Dignità, entrato in vigore il 14 luglio 2018, apporta significative novità in materia di fisco, lavoro e tutela dei consumatori.
Vediamo di seguito cosa cambia e quali sono le nuove misure.

Misure per il contrasto al precariato

A salvaguardia dei livelli occupazionali e per scoraggiare il precariato, sono previsti interventi sulle tipologie contrattuali, in particolare sulla disciplina organica dei contratti di lavoro (D. Lgs. 15 giugno 2015, n. 81) con la sostituzione del comma 1 dell'articolo 19 con un nuovo comma che introduce un termine di durata del contratto non superiore a 12 mesi (invece di 36). Il contratto può anche avere una durata maggiore, comunque non superiore a 24 mesi solo in presenza di particolari condizioni oggettive.

 

E' stato meglio dettagliato il comma 4 circa il contenuto dell'atto scritto in caso di rinnovo o di proroga del contratto.

All'articolo 21, prima del primo comma è stato inserito che il contratto può essere rinnovato solo a fronte delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1. Il contratto può essere prorogato liberamente nei primi 12 mesi e, successivamente, solo in presenza delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1. I contratto per attività stagionali, di cui al comma 2, possono essere rinnovati o prorogati anche in assenza delle condizioni di cui all'articolo 19, comma 1.

Ovunque ricorra la parola trentasei, è stata sostituita con ventiquattro. La parola cinque con quattro e la parola sesta con quinta.

All'articolo 28, l'impugnazione del contratto a tempo determinato deve avvenire non più entro 120 giorni ma entro 180 giorni.

In caso di licenziamento per giustificato motivo e giusta causa, l'indennità massima spettante al lavoratore passa da 24 a 36 mensilità, mentre quella minima da 4 a 6 mensilità.

 
Per scoraggiare i datori di lavoro all'utilizzo di forme contrattuali meno stabili, è stato aumentato dello 0,50% il contributo addizionale sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali per i rapporti di lavoro non a tempo indeterminato.

Misure per il contrasto alla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali

Le aziende che, in seguito all'ottenimento di un beneficio economico da parte dello Stato per lo sviluppo o l'incremento della propria attività in Italia, decidono poi di trasferirsi all'estero, rischiano multe da 2 a 4 volte il beneficio ottenuto.

Misure per il contrasto alla ludopatia

Al fine di rafforzare la tutela dei consumatori e per un più efficace contrasto alla ludopatia, è vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite in denaro, comunque effettuate e su qualunque mezzo. Dal 1° gennaio 2019 tale divieto si applicherà anche alle sponsorizzazioni di eventi, attività, manifestazioni, programmi, prodotti o servizi e a tutte le altre forme di comunicazione di contenuto promozionale.
Restano escluse dal divieto le lotterie nazionali a estrazione differita, le manifestazioni di sorte locali e i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli.

In caso di violazione delle suddette disposizioni, si applica, a carico del committente, del proprietario del mezzo o del sito di diffusione o di destinazione e dell'organizzazione della manifestazione, evento o attività, l'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fissata nella misura del 5% del valore della sponsorizzazione o della pubblicità e in ogni caso non inferiore, per ogni violazione, a 50.000 euro.

Misure in materia di semplificazione fiscale

Per i controlli fiscali ancora da effettuare sull'anno di imposta 2016 e successivi, il redditometro è abolito.
Ricordiamo che il redditometro è uno strumento usato dall'Amministrazione Finanziaria su larga scala per calcolare il reddito complessivo netto presunto sulla base di certi indicatori che dovrebbero rappresentare al meglio la capacità contributiva del soggetto. Infatti, se per almeno due anni consecutivi il redditometro rileva un'incongruità fra la dichiarazione presentata dal contribuente e il reddito presunto che avrebbe dovuto invece produrre, il Fisco procederà alla rettifica del reddito dichiarato. 
Da adesso tali controlli non sono più ammessi.

Circa l'invio dei dati delle fatture emesse e ricevute, è previsto il rinvio della scadenza dello spesometro al 28 febbraio 2019 per i dati relativi al terzo trimestre 2018; per coloro che hanno optato per gli invii semestrali, i termini sono fissati al 30 settembre 2018 per i dati del primo semestre e al 28 febbraio 2019 per quelli del secondo semestre.
 
La terza semplificazione fiscale riguarda i professionisti: abolito lo split payment per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta e a titolo di acconto.

Misure per le società sportive dilettantistiche

Il decreto dignità ha infine abrogato le norme dettate dalla legge di Bilancio 2018 che prevedevano l’esercizio, con scopo di lucro, delle attività sportive dilettantistiche. Sono perciò abrogate le società sportive lucrative, ribadendo che le società sportive dilettantistiche non possono avere scopo di lucro, restituendo alle vere ASD meno burocrazia e meno complicazioni fiscali.

 
Tutto chiaro fin qui?

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